Il Dicloroisocianurato di Sodio è adoperato come agente sanitizzante nel trattamento delle acque di piscina. Il principio attivo è costituito dal Cloro indirettamente rilasciato dal prodotto disciolto. Rispetto ad altre sostanze a base di Cloro attivo, quali per esempio l’Ipoclorito di Sodio o di Calcio, i Cloroisocianurati possiedono alcune caratteristiche chimiche che ne hanno determinato negli ultimi anni un crescente utilizzo, sino a divenire oggi gli agenti cloranti più diffusi. La ragione di tale successo risiede nel fatto che, oltre a liberare l’Acido Ipocloroso responsabile dell’azione germicida, i Cloroisocianurati rilasciano anche una certa quantità di Acido Cianurico, agente fortemente stabilizzante nei confronti dell’Acido Ipocloroso. E’ ben noto, infatti, che quest’ultimo è decomposto molto velocemente per effetto dei raggi ultravioletti e delle temperature elevate. Il problema è ovviamente più sentito nelle ore centrali delle calde e soleggiate giornate estive, in pratica proprio quando la frequenza dei bagnanti è maggiore. In tali condizioni, prodotti come gli Ipocloriti sono consumati molto rapidamente, con conseguenti necessità di continui reintegri e di rischi per la salute dei bagnanti. L’Acido Cianurico che deriva dalla decomposizione dei Cloroisocianurati rallenta invece in modo molto efficiente il processo di decomposizione, consentendo sia di ottenere risparmi a medio-lungo termine sui costi di gestione, sia di avere una piscina sempre con la giusta concentrazione di Cloro attivo, anche nelle ore più critiche.
Il prodotto viene utilizzato in piscine per eliminare la presenza di batteri.
Il prodotto può essere aggiunto direttamente in piscina o tramite pompe dosatrici previa dissoluzione. I dosaggi dipendono da diversi fattori tra i quali va citato il numero dei bagnanti, l’intensità della luce solare, l’eventuale pioggia, la presenza di alghe ecc. Le quantità normalmente impiegate corrispondono a circa 1 gr/m³. All’inizio dell’esercizio, e nei casi in cui si renda necessaria l’eliminazione delle Clorammine, il dosaggio può arrivare sino a 15 gr/m³.
Tenere i fusti chiusi. Il prodotto va mantenuto in locali freschi, lontano da fonti di calore. Le temperature negli ambienti di stoccaggio devono essere comprese tra 5 e 30 °C.
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